A. Giovanni

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[…] Anche C., come A., alloggia in una villa di ebrei, la villa Levi Vitale e da questa asporta una qualità rilevante di mobili di valore, alcuni dei quali sono menzionati nel capo d’imputazione. I testi Grillo, Emma, Doglioli […] sono precisi. C. ammette e cerca di giustificarsi adducendo di aver restituito una parte. Vero è che, nella concezione fascista, i beni degli ebrei perseguitati potevano impunentemente essere utilizzati dai gerarchi per i propri bisogni.

Pena congrua si ravvisa quella di un anno e mezzo di reclusione e L. 4.000 di multa, aumentata a due anni e lire cinquecento per l’aggravante dell’art. 61 n.11. […]

A. e C.

Di aiuto al nemico a sensi degli art. 110 C.P. – 51 C.P.M.G- 1 D.L.L. 22.4.1945 n.142 5 D.L.L. 25 luglio 1944 n.149 per avere in A. e zone limitrofe dal gennaio 1943 al gennaio 1945, in concorso tra di loro, favorite le operazioni militari del nemico esercito germanico, lo A. dettando, nella qualità di capo di questa provincia norme e disciplina alla popolazione civile, onde agevolare la condotta di guerra dell’invasore, ed il C., imponendo la sua qualità di questore, l’osservanza di tali norme, entrambi poi concertando e dirigendo azioni militari contro le forze patriottiche, rappresaglie ai danni della popolazione civile, prelievi e fucilazioni di ostaggi, deportazioni di cittadini in Germania al servizio del nemico.

[…]

Il Solo A.. Di usurpazione di funzioni pubbliche ai sensi degli art. 347 C.P. per avere dal settembre 1943 al gennaio 1945, in A. usurpate le funzioni di Prefetto. Di Furto aggravato, a sensi degli art. 624-61 n. 11 C.P. per essersi impossessato nelle predette circostanze di tempo e di luogo abusando dell’ospitalità goduta nella villa della sig. Olga Sacerdoti Vitale, di un servizio di piatti e di bicchieri del valore di lire 4.000, di arredamento vario per il valore di L. 100.000 circa, allo scopo di trarne profitto sottraendolo al sig. Daglioli Giuseppe che li deteneva nella sua qualità di procuratore generale di essa sig. Sacerdote.

Il Solo C. di Alto tradimento a sensi degli art. 242 C.P. 77 C.P.M.P. 47 C.P.M.G. per avere, nel settembre 1943 portato le armi contro la patria, assumendo nella sua qualità di console della M.V.S.N. il comando del presidio militare di Macerata al servizio del tedesco invasore. Di usurpazione di pubbliche funzioni a senso dell’art. 347 C.P. per avere nelle predette circostanze di tempo e di luogo indebitamente esercitato la funzione di questore. Di sequestro di persona continuata a sensi dell’art. 81 – 605 C.P. per avere in A. Acqui ed altre località viciniore indebitamente privato della libertà personale Bracco Giovanni, Guerci Renzo, Ottolenghi Arturo, e numerose altre persone non individuate. […]

Di furto aggravato ai sensi degli art. 624 – 61 n. II C.P. per essersi nelle predette circostanze di tempo e di luogo abusando dell’ospitalità goduta nella villa della sig. Levi Valeria impossessato allo scopo di trarne profitto di arredamento vario (mobili, quadri, apparecchi radio frigoriferi, termosifone elettrico, macchina da cucire, tappeti, stoviglie ecc. per un valore di L.5000mila sottraendo tutto al sig. Daglioli Giovanni che lo deteneva nella sua qualità di procuratore generale della predetta signora.

P.Q.M.

La Corte dichiara

A. Giovanni colpevole di furto aggravato

C. Eugenio colpevole di furto aggravato

ANNO:

1945

TRIBUNALE:

Corte di Assise Straordinaria di Alessandria

PRESIDENTE:

Angiolillo Guglielmo

TIPOLOGIA DI ACCUSA:

Saccheggio,

ACCUSATI:

A. Giovanni
C. Eugenio

VITTIME:

Levi Valeria
Ottolenghi Arturo
Sacerdoti Vitale Olga

COLLOCAZIONE:

Archivio Centrale dello Stato, Ministero di Grazie e Giustizia, Grazie, Collaborazionisti, f. “A. Giovanni”