C. Gabriella

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La Corte ritenuto che il reato è compreso nel decreto di amnistia, non ricorrendo le condizioni oggettive ed oggettive di esclusione.

Imputata del delitto p. e p. dell’art. 58 C.P.M.G. in relazione all’art. I D.L. 27/07/1944 n. 159 per avere, durante il periodo settembre 1943 aprile 1945 favorito i disegni politici del nemico tedesco invasore compiendo col frequentare ininterrottamente la sede delle SS tedesche di Torino, opera di delazione contro cittadini italiani, ed in particolare modo riuscendo con la propria opera a fare arrestare e conseguentemente tradurre in campo di concentramento in Germania la signorina Levi Elsa, di religione ebraica.

P.Q.M. v° art. 151 C.P. 421 – 591 e seguenti C.P.P. art. 3 e seguenti D.M. 22 giugno 1946 n.4 dichiara non doversi procedere  contro C. Gabriella per essere reato estinto per amnistia ed ordina l’immediata scarcerazione della imputata se non detenuta per altra causa.

ANNO:

1946

TRIBUNALE:

Corte di Assise di Torino, II sezione speciale

PRESIDENTE:

Cialente Aurelio

TIPOLOGIA DI ACCUSA:

Delazione,

ACCUSATI:

C. Gabriella

VITTIME:

Levi Elsa

COLLOCAZIONE:

Archivio di Stato di Torino, Corte di Assise straordinaria, sentenze 1946.

BIBLIOGRAFIA:

Cecilia Nubola, Fasciste di Salò, una storia giudiziaria, Laterza, Bari-Roma, 2017